CREATIVE OLIVE 2015

21,22 e 23 Agosto 2015

L'Altrove

Non è felice, la vita a Raissa.

Italo Calvino, Le città invisibili.

Non è felice la vita a Raissa. Non è felice la vita in nessun posto.

Conclusa ad agosto 2014 la seconda edizione di Creativeolive Isola Utopia, c’eravamo lasciati così, con i lavori e le discussioni che iniziavano ad andare in giro per l’Europa con gli amici di Isola Art Center, prima al Festival Survival Kit – Utopian City di Riga (Lettonia 4/28 settembre 2014) poi alla Secessione di Vienna (Austria 24/30 settembre 2014), mentre noi ragazzi delle Officine Sammart ce ne stavamo con gli occhi rivolti al cielo, ancora a seguire quel chilometro di filo rosso, l’ opera When San Mauro meets che l’artista Kristina Borg ci aveva lasciato. A distanza di un anno, cara Kristina, il tuo filo, il nostro filo, è ancora visibile, anche dove il tempo non è stato particolarmente clemente. Noi sappiamo come è stato issato, il suo significato e come da materiale è diventato immateriale, proprio come il filo della città di Raissa. E’ buffo pensare che sia stata una ragazza maltese ad indicarci la strada. Dal Cilento a Malta è un gran bella e lunga storia, giunta a noi nonostante le difficoltà ormai croniche dei collegamenti che solo apparentemente ci fanno sentire vicini. In fondo non è mica la prima volta per il nostro paese che sia una persona venuta da molto lontano a fornirci la bussola. Ma forse l’abbiamo già dimenticato. La terza edizione di Creativeolive L’Altrove è incentrata su questo sguardo e su una volontà, una grande volontà, restare Esseri Umani; così abbiamo continuato a farci guidare dal filo di Kristina e a issare la nuvola solare di Nikola Uzunovski. Se è vero che la vita non è felice in nessun posto, allora vogliamo credere alla vecchina quando ogni tanto ripeteva che solo lo sciocco non torna nel posto in cui è stato felice. Ci sembra un bel punto di partenza, anzi, di ri-partenza. Da qui la scelta di non elaborare un classico bando di partecipazione, ma piuttosto fornire il nostro personale punto di riavvio con la speranza di poter costruire una discussione comune, di ricercare insieme la felicità su di sentiero che possa sembrarci buono, ideale, non arrecando pregiudizio alla libertà degli altri di aspirare allo stesso scopo. In questo tempo caratterizzato dai troppi interrogativi, dubbi e comportamenti inumani ha inizio il nostro altrove, inteso come luogo altro dove partirà la nostra sfida, la nostra riflessione riguardo il posto che ogni essere umano aspira ad abitare e vivere al fine di una realizzazione sia personale che comunitaria. L’altrove magari come casa. Tutto questo ponendoci come imperativo morale la bellezza dei rapporti umani, delle persone, delle parole, dei sorrisi, della delicatezza dell’immaginazione. Ovvero, Essere Umani. Un viaggio nell’animo del nostro tempo passato alla ricerca del seme del nostro tempo futuro da compiere insieme, con gli strumenti che da tre anni sentiamo nostri, pittura, architettura, installazioni e parole. Sarebbe bello ritrovarci quindi di fronte alla nostra casa dei doganieri, poterne scrutare l’uscio con rinnovata speranza, curandoci dei ricordi che meritano di essere salvati e compiere quel passo oltre il muro per poter cogliere, finalmente, il nostro senso delle cose.

Convinti che alla fine debba essere un abbraccio a salvarci. Tutti.

Andrea Montefusco

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